9 italiani su 10 sono favorevoli alle rinnovabili

Cresce l’interesse per le fonti energetiche rinnovabili e di pari passo aumenta la percezione secondo cui l’efficienza energetica e un giusto approvvigionamento energetico siano realmente tra le soluzioni più efficiaci per combattere e contrastare il cambiamento climatico. Ma cosa ne pensano gli italiani? La risposta è stata fornita dall’Ispo, l’Isituto di ricerca fondato dal prof. […]

Cresce l’interesse per le fonti energetiche rinnovabili e di pari passo aumenta la percezione secondo cui l’efficienza energetica e un giusto approvvigionamento energetico siano realmente tra le soluzioni più efficiaci per combattere e contrastare il cambiamento climatico.

Ma cosa ne pensano gli italiani? La risposta è stata fornita dall’Ispo, l’Isituto di ricerca fondato dal prof. Renato Mannheimer che da anni si interessa di investigare nel sociale, nell’economia e tra le istituzioni valutando l’opinione del pubblico e degli opinion leaders. Tenendo sempre in considerazione l’evoluzione sociale relativa soprattutto ai grandi processi che trasformano la società e le abitudini quotidiane, l’Ispo ha spesso interpretato i bisogni e le scelte dei consumaotri, dei cittadini e degli elettori al fine di tracciare una panoramica quanto più completa possibile su quello che è il popolo italiano oggi.

Per meglio monitorare i cambiamenti della società e per creare una sorta di database delle tendenze della penisola, l’Isituto fa tesoro di quanto appreso in 15 anni di studi che si sono concertati sull’energia e, al fine di dare maggiore voce al comparto è passato alla creazione dell’Osservatorio ENERGIA, punto di riferimento per gli operatori di settore e matrice di informazioni che analizzano “l’evoluzione della sensibilità pubblica nei confronti della questione energetica e delle questioni più attuali ad essa collegate”.

Analizzando le questioni energetiche da due differenti punti di vista, quello della popolazione e quello degli opinion leaders, l’osservatorio monitora con cadenza semestrale per la popolazione e annuale per  gli altri utenti, l’evoluzione e il cambiamento di opinione su questioni centrali della vita quotidiana. Attraverso interviste telefoniche effettuate tra gli 800 italiani scelti tra gli aventi maggiore età di differente istruzione e ceto sociale e nelle differenti aree geografiche si riesce ad ottenere risultati caratterizzati da una giusta eterogeneità. Cento tra giornalisti, analisti finanziari, accademici, Associazioni di categoria, imprenditori/dirigenti di grandi aziende e Istituzioni vengono invece intervistati annualmente via telefono o web per rispondere ad un questionario strutturato con un taglio più elevato rispetto a quanto riservato ai comuni cittadini.

Dall’ultima indagine condotta l’Ispo, risalente al maggio scorso, l’Ispo ha messo in luce una diffusa preoccupazione nei confronti della necessità del miglioramento dell’approvvigionamento energetico specificando che secondo le interviste effettuate tra la popolazione per più di due italiani su tre la sicurezza energetica rappresenta una fattore prioritario, il più importante e in alcuni casi uno dei più rilevanti con un aumento del 3% rispetto ai risultati ottenuti nel mese di maggio 2010. Per gli opinion leaders intervistati la situazione è altrettanto grave: 9 osservatori su dieci ritiene il migliormaneto dell’approvvigionamento energetico una delle tematiche prioritarie e più critiche con un aumento del 31% rispetto ai dati precedentemente archiviati.

Ma gli italiani sanno veramente cosa significa fonte energetica rinnovabile, o risorsa, o quale siano le fonti primarie e quelle di approvvigionamento? Dai dati Ispo emerge una popolazione che per due casi su tre si dichiara poco o per nulla informata in merito alla direzione che il panorama energetico nazionale sta intraprendendo, con un 38% degli intervistati tra la popolazione che si dichiara informato in merito a fonti primarie e di approvvigionamento energetico.

Per il benessere energetico del paese, segnala l’Istituto, almeno il 78% degli intervistati pensa che il contributo del singolo individuo sia di vitale importanza per il raggiungimento degli obiettvi energetici e di risparmio delle risorse, dato che solo 4 anni fa raccoglieva il favore del 66% della popolazione. Tra gli italiani è infatti ormai diffusa l’adesione a pratiche quotidiane di risparmio energetico che vanno dall’utilizzo esclusivo di lampade a basso consumo energetico, all’attenzione allo spreco di acqua, alla moderazione nel riscaldamento e raffrescamento delle abitazioni fino allo spegnimento degli stand-by degli elettrodomestici.

Tra le energie più conosciute e apprezzate i dati Ispo segnalano le fonti energetiche rinnovabili: sono noti al 90% degli italiani sia il solare che l’eolico, viste anche come valida alternativa all’importazione di combustibili fossili secondo il 70% del campione partecipante all’indagine.

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